LETTERA A TUTTI I PERESI
A quanti vivono in Pero,
un invito da parte del Sindaco e del Parroco.
Carissimi,
quanto proponiamo è in nome di un’umanità più vera e per rendere migliore il nostro paese. Siamo di fronte all’emergenza di tanti profughi che arrivano in Italia o anche solo passano da qui. Vogliamo affrontala con una modalità che ci aiuti tutti a crescere, come persone e come cittadini.
Dobbiamo accogliere, entro la fine dell’anno, circa trenta profughi (5-6 entro la fine di giugno!). È la quota che spetta a Pero, secondo un accordo tra i Comuni e in risposta alle disposizioni della Prefettura.
Abbiamo bisogno di case.
Case capaci di ospitare persone che fuggono da paesi dove regna povertà e violenza.
Case o appartamenti, da affittare. L’affitto sarà sicuro, regolato da un contratto di uno, due o quattro anni. Chi le abiterà sarà seguito da persone specializzate e che si faranno garanti presso i proprietari per ogni eventuale problematica.
A Pero abbiamo sempre accolto chi arriva da lontano, ancora oggi molti arrivano da terre più povere, ospitati da amici e parenti: non ce ne rendiamo conto, perché siamo disposti e preparati ad accogliere.
Accogliere e integrare trenta profughi tra noi nel nostro paese, ci daranno l’occasione di arricchirci umanamente.
Una simile disponibilità ci può insegnare anche a gestire case per italiani in cerca di un’abitazione.
Se avete un appartamento disponibile, contattateci. Fate conoscere questo appello a chiunque possa disporre di un’abitazione.
Abbiamo bisogno di case.
Un saluto carico di Speranza a ciascuno di voi.
Maria Rosa Belotti,
sindaco di Pero.
don Maurizio Memini,
parroco a Pero e a Cerchiate
Pero, 25 maggio 2017