DON ALESSIO, 25 ANNI DI MINISTERO SACERDOTALE

«Don, in quale parrocchia ti piacerebbe andare?»,
è una domanda che spesso mi sento rivolgere e senza alcun imbarazzo rispondo:
«In quella più bella della Diocesi».
La curiosità galoppa:
«E qual è? ».
Non ho alcun dubbio:
«Questa dove abito di Pero e Cerchiate».Lo so che qualcuno potrebbe storcere il naso o sorridere ironico, ma davvero in questi venticinque anni di sacerdozio mi sono reso conto che non c’è posto migliore in cui potesse mandarmi il Signore che in quello in cui mi trovo a vivere. Siamo soliti vedere le cose che non vanno anche nella nostra comunità, riandiamo volentieri a un passato ritenuto più felice, abbiamo noi le soluzioni se solo potessimo decidere… così abbiamo trovato ancora l’alibi per non sentire l’invito a cambiare e crescere. Anche se in questi anni che ho passato in questa comunità, non sono stato molto presente perché chiamato anche a un altro servizio, tuttavia ho potuto apprezzare un grande spirito di servizio (sono tante le persone impegnate), un’ accoglienza verso i bisognosi davvero ammirevole, una preghiera che è continuata nonostante tutto, una solidarietà che si è fatta prossima davanti alla sofferenza, una simpatia che si è fatta anche sorriso, una dedizione dei miei confratelli preti che per me è stata d’esempio, i giovani che vivono la giovinezza in questo tempo e non in quello di una volta… E tutto questo per me è stato un invito a camminare ancora. Essere prete non significa essere arrivato ma compiere ancora un tratto di cammino con la gente che hai accanto, raccogliere tutto il bene che fa per renderlo uno stimolo anche per te a compierlo, accettare dagli altri anche una correzione per diventare un po’ più bravo. Se è vero che una comunità cristiana ha bisogno del prete è altrettanto vero che un prete ha bisogno della sua comunità cristiana, la migliore della Diocesi, questa di Pero e Cerchiate, con la quale sono contento di festeggiare quest’oggi i miei 25 anni di Sacerdozio.

don Alessio