V DOMENICA D’AVVENTO
DOMENICA DEL PRECURSORE
Il testimone d’amore scuote
I Giudei erano preoccupati, oserei dire “scossi”, toccati, provocati dentro. Erano preoccupati e scossi per la testimonianza che Giovanni Battista dava. Forse erano preoccupati perché le sue parole e il suo esempio minacciavano la loro autorità, la stima presso il popolo; insomma, minacciavano il loro potere. Oppure erano scossi perché quelle parole e quell’esempio di vita li toccavano dentro, creavano inquietudine, non lasciavano in pace, spingevano alla conversione. Perciò i Giudei mandarono sacerdoti e leviti a interrogare Gesù: “Ma tu chi sei” che forse significava anche “Ma chi ti credi di essere?”. Sottintendendo: “Perché ci scuoti così?”. E Giovanni rispose: “Io scuotervi? Ma no! Io sono solo una voce nel deserto. Vedrete dopo chi vi scuoterà davvero!”. Giovanni così indicava il vero Messia come colui che davvero scuoterà la nostra vita.
[In modo analogo anche la lettera agli Ebrei dice che Gesù è il vero sacerdote, che riesce a fare perfettamente ciò che i sacerdoti degli Ebrei tentavano solo di fare: offrire un sacrificio gradito a Dio, Gesù ci riesce anche se non è della tribù sacerdotale dei Levìti, ci riesce perché offre se stesso].
Dunque Gesù scuote e scuote anche noi. Lui è quel testimone d’amore che ci scuote. Non ci scuote semplicemente come sa fare Giovani Battista: facendoci percepire il peso dei nostri peccati e spronandoci alla conversione. Ci scuote in modo più forte e penetrante. Vediamo come.
- Gesù è il testimone d’amore che ci scuote come un germoglio che spunta da ciò che sembra ormai vecchio e arido. C’è una forza in quel germoglio tale da spezzare le pietre e ridare vita a ciò che è morto. Il profeta Isaia parla proprio di un germoglio che spunta dal tronco di Iesse (il papà del re Davide). Noi in quel germoglio riconosciamo Gesù. Lui riaccende i sogni e le speranze, crea possibilità di vita anche dove non ci aspetteremmo più nulla, rende possibile l’impossibile.
Gesù ci scuote, per dire, per esempio, che questo mondo non è perso, che possiamo ancora dare valore alla nostra vita, che possiamo amare sul serio, donare e impegnarci, che vale la pena vivere la carità, possiamo rischiare scelte forti nella vita, Possiamo – sempre per esempio – impegnarci nella politica per fare davvero un bene comune, possiamo vincere le paure anche di chi è diverso…
Gesù è il testimone d’amore perché ci scuote dalle nostre rassegnazioni e dai nostri pessimismi, ci ridona vera speranza e stimola il nostro impegno.
- Gesù è il testimone d’amore che ci scuote come il vento che irrompe e scompiglia tutto, come i venti che soffiano dai quattro punti cardinali e ci ricolmano di quelli che sono i doni dello Spirito santo (così li abbiamo studiati a catechismo, ricordate?). Anche questa è immagine del profeta Isaia che descrive il Messia come ricolmo di intelligenza e saggezza, di coraggio e prudenza, capace di riconoscere la presenza di Dio e avere un giusto rapporto con Lui. Sono caratteristiche di Gesù, e di ogni vero testimone mosso dallo Spirito santo, dall’amore di Dio.
Gesù ci scuote perché attraverso il dono dello Spirito d’amore ci apre uno sguardo penetrante nella complessità del mondo, ci spinge a fare scelte coraggiose, ci permette di costruire un rapporto vero con Dio Padre. Manifesta fiducia in noi, come se ci dicesse: “Puoi farcela, puoi vincere i tuoi peccati e puoi testimoniare il mio amore, con saggezza, coraggio e fede!”.
Gesù è il testimone d’amore perché ci scuote orientando la nostra vita come risposta alla sua chiamata, perché in fondo è questo che fa ogni testimone d’amore: risponde sempre alla chiamata di Dio.
- Gesù è il testimone d’amore che ci scuote come un bambino che gioca con i serpenti. Il testimone d’amore ha l’ideale di una vera pace, come quella descritta con immagini di animali che convivono senza sbranarsi e senza essere sopraffatti. Isaia giunge a descrivere, appunto, un bambino (segno di speranza) che mette la mano nel covo dei serpenti, (simbolo del male e del peccato). Infatti l’amore invaderà tutto e renderà impossibile il peccato. La visione di Isaia ci fa capire che solo nell’incontro con i nemici, rischiando anche grosso, possiamo rompere una logica di violenza e peccato che si propaga sempre di più… si espande, ma solo finché non trova chi, per amore, è pronto anche a morire, pur di spezzare la spirale del male. Così ha fatto Gesù.
Questo ci scuote, perché ci dice di non farci bloccare dalle paure e dalle minacce dei violenti e dei peccatori, neppure da quelle paure e minacce che provengono dal nostro animo, da noi stessi quando ci lasciamo prendere da queste spirali. Non dobbiamo aver paura se veniamo ignorati, emarginati, messi da parte, schiacciati, eliminati… potremo infatti comunque dare testimonianza, saremo anche noi, come Giovanni Battista e Gesù, testimoni d’amore.
Gesù è il testimone d’amore perché ci scuote con la sua morte e con la sua risurrezione.
Questa Eucaristia ci scuote, ci invita rileggere la nostra vita e renderla più coraggiosa, più capace di scelte forti che testimonino il Vangelo, l’amore di Dio per tutti. Contemplare il dono che Gesù fa di se stesso, [come unico e vero sacerdote] ci scuote e ci chiama a condividere la sua missione.
Vieni, Signore Gesù,
vieni, testimone d’amore.
Vieni tra noi e scuoti la nostra vita.
Manifesta la forza del germoglio,
che rinnova ciò che è vecchio,
rompe ciò che è rigido,
riaccende la speranza
ovunque ci sia
delusione e rassegnazione.
Vieni tra noi e scuoti questo mondo.
Con il tuo santo Spirito,
irrompi come un vento fortissimo
che tutto sconvolge, ma tutto rinnova
e ci dona di capire, agire,
credere e amare.
Vieni tra noi e dona la pace:
rompi la spirale di violenza
con la serenità di un bambino che gioca:
diffondi fiducia, ispira coraggio,
insegnaci a rischiare l’amore;
rendici pronti a donare la vita
per spezzare la spirale del male.
Vieni tra noi, testimone d’amore!