AVVENTO 2018: CAMMINIAMO IN UMILTÀ
Lo sguardo del credente sul mondo non può astenersi da un certa preoccupazione. Certo nel mondo ci sono tante cose belle, da riconoscere, contemplare e valorizzare. Ma non possiamo voltare lo sguardo di fronte alla sofferenza, di fronte alle ingiustizie, di fronte a ciò che si disfa… Il comandamento dell’amore ci chiede di condividere tutto questo. L’Avvento ci invita a vivere anche questo, per riaccendere la Speranza.
Tra le cause di questo disfacimento possiamo, come credenti, riconoscere l’arroganza di quando pensiamo di bastare a noi stessi, di quando ci illudiamo di poter fare tutto noi, contando solo sulle nostre umane capacità, arricchite con la furbizia e un po’ di cinismo. È un’arroganza destinata a fallire, lasciando uno strascico di dolore per tanti, per tutti…
A noi tocca condividere. Farci vicini. Non come persone che hanno la soluzione pronta, né con la falsa sicurezza di essere i puri, quelli senza peccato. Dobbiamo essere presenti in questo mondo con un cammino di umiltà. Perché anche noi abbiamo sbagliato, abbiamo fatto troppo affidamento su noi stessi, abbiamo giudicato e criticato, anche noi ci siamo lamentati, anche noi siamo spesso tra coloro che causano tanta sofferenza… Perciò dobbiamo percorrere un cammino di umiltà.
In questo Avvento vogliamo imparare a camminare così, umilmente. Abbiamo espresso il nostro desiderio nelle sei candele poste a terra (umilmente, a terra…) davanti all’Altare (davanti a Gesù). Da una parte troviamo la riproduzione di due campanili che ricordano le due parrocchie della nostra Comunità, dall’altra il Vangelo, perché la nostra comunità sceglie di camminare così, umilmente nel mondo, ma portandovi il Vangelo perché è solo dal Vangelo che possiamo offrire una Speranza al mondo. Il Vangelo è posto dalla parte del Tabernacolo, verso l’Eucaristia, perché lì, e solo lì, in Gesù, nella sua nascita, nella sua morte e risurrezione, c’è la nostra salvezza.
don Maurizio