Quaresima 2020: NOI CRISTIANI OGGI – 5
La quinta domenica di Quaresima è, tradizionalmente per noi la domenica dell’Indulgenza del crocifisso. Siamo soliti ritrovarci al nostro cimitero per iniziare la celebrazione che, dopo una processione, si conclude in chiesa a Pero.
Niente di tutto questo quest’anno. Ma il perdono di Dio e la sua indulgenza per noi sono sempre disponibili.
In questa domenica il Vangelo ci racconta della risurrezione di Lazzaro. Anche a questa pagina di Vangelo chiediamo quale caratteristica ci possa indicare per essere cristiani e credenti.
La risposta può spiazzarci. Il cristiano, anche oggi, anche a Pero, è un cristiano che crede la vita eterna.
In un mondo ripiegato sull’oggi, chiuso nelle sue prospettive immediate, noi siamo chiamati ad avere uno sguardo ampio, molto ampio, più ampio della stessa morte, siamo chiamati a guardare la vita eterna.
In un tempo di emergenza, quando abbiamo paura per il nostro futuro, e siamo tentati di pensare che non ne verremo fuori e che non è vero che “andrà tutto bene”, è preziosa la presenza di chi sa che c’è una vita eterna.
Noi sappiamo che la vita non si racchiude tra quello che noi possiamo vedere, misurare, sperimentare. La vita e il suo valore sono più grandi delle nostre misure, superano anche il limite invalicabile della morte e raggiungono la vite eterna.
Dimenticarlo significa rinchiuderci nelle ristrettezze di un’esistenza dalla quale non riusciamo a scappare.
Proprio perché crede nella vita eterna il cristiano oggi non si arrende mai, non dice mai “basta! Non c’è più nulla da fare” ha sempre viva la speranza. Infatti noi sappiamo che anche se tutto intorno crolla, anche se tutto fallisce, anche se l’errore ci avvolge, c’è sempre una vita eterna nella quale Dio è vincitore. Allora anche la lotta fino all’ultimo ha senso, perché è segno della vittoria in Cristo Gesù.
don Maurizio