OMELIA per il giorno di PASQUA

OMELIA GIORNO DI PASQUA

I discepoli avevano pensato di celebrare la pasqua nel migliore dei modi: con una grande cena, con una solenne celebrazione, con un maestoso pranzo e con questo Gesù finalmente a Gerusalemme avrebbero compiuto prodigi… avrebbero ribaltato la situazione, si aspettavano che Gesù mostrasse il suo essere il Messia, l’atteso, il Salvatore.

I discepoli avevano pensato di celebrare la Pasqua nel migliore dei modi… non certo con una morte… non certo con la morte del loro maestro.

E di morti in quella giornata ce ne furono: non solo quella di Gesù, ma anche di quei due ladroni posti sulla croce al suo fianco e anche al loro compagno e amico Giuda.

I discepoli si aspettavano di camminare con spavalderia nella città in quei giorni di festa accanto al loro maestro, accanto al Messia, e invece si trovano rinchiusi nelle loro case, rinchiusi nel cenacolo… nascosti per paura. Spaventati a morte per ciò che era successo… qualcuno era anche fuggito!

I discepoli si aspettavano di aver capito la potenza e la grandezza del Signore, dopo che con Lui avevano camminato per tre anni, e invece ora si trovano spiazzati, inermi, impotenti.

Quante affinità abbiamo quest’anno con i discepoli… con quella Pasqua originaria:

morti (lontani ma anche più vicini), paura degli altri, senso di impotenza e forse smarrimento nella fede.

Non è di sicuro la Pasqua che ci aspettavamo anche noi!

Ma forse proprio quest’anno intuiamo, così com’è stato per i discepoli che la Pasqua non è così scontata… ma che è imprevedibile e anche inattesa. Non è scontata la Sua risurrezione!

Nonostante la paura, l’isolamento, l’amarezza del cuore, una donna, Maria da sola si trova davanti al sepolcro… ed è lì che con tutti questi sentimenti nel cuore… con tutta questa pesantezza del vivere, è proprio lì che gli si presenta Gesù… il Risorto!

La Pasqua sorprende sempre! E forse ce lo hanno fatto capire le celebrazioni di questi giorni.

La Pasqua stupisce sempre perché il Signore Risorto si rende presente anche nelle nostre vite incasinate, preoccupate e amareggiate e si presenta anche quando le “Porte sono chiuse!” (Gv 20,19)

Non era la pasqua come ce la aspettavamo… ma il Risorto si fa incontrare!

E questo incontro non si esaurisce in un momento. “Maria non mi trattenere… tranquilla non sono ancora salito al padre… ma starò qui con voi!”

Oggi è cominciata la Pasqua che non è un solo giorno ma anzi, ci viene raccontato: “Egli si mostrò vivo con molte prove per 40 giorni… apparendo a Cefa, ai 12 e in seguito ai 500, poi a Giacomo e infine a me, Paolo”. Questo incontro con il Risorto non avviene subito con tutti, ma parte dall’incontro con una donna… con questa donna sola al sepolcro.

Non la incontra per dargli l’esclusiva, ma scegli lei forse perché più di tutte aveva bisogno di consolazione, o forse perché le voleva davvero tanto bene. Sceglie lei certamente perché portasse, perché cantasse l’annuncio a tutti i suoi!

Pian piano Gesù Risorto si farà incontrare passando da annuncio ad annuncio.

Passando dall’annuncio che è possibile che il Signore Risorto si presenti nella nostra casa, nella nostra vita, nel nostro cuore… nonostante l’amarezza, nonostante la monotonia delle giornate, nonostante l’isolamento.

Buona Pasqua!

don Simone