CRESIMATI
Sono 59 (19 a Cerchiate e 40 a Pero) i ragazzi, più 5 adulti, che ricevono la Cresima in queste due domeniche.
Non sono affari loro. Troppe volte il nostro modo di pensare circoscrive ogni esperienza nell’ambito del privato. Ragiono così anch’io. Ma questi ragazzi sono ora chiamati a essere parte viva della Comunità.
Troppo spesso abbiamo vissuto il Sacramento della Confermazione come un qualcosa che non serve a nulla se non a dire: “Ho finito il mio percorso, quindi adesso posso fare quello che pare a me”. La mentalità di oggi ci porta a questo.
Ma la Cresima, l’unzione con il Crisma, esprime esattamente il contrario: “Dio si fida di me e mi chiede di assumermi responsabilità a favore di tutti”.
Usare la parola responsabilità per questi ragazzi è certamente sproporzionato, ma fa capire che cosa Dio stesso ci propone. Ci chiede di non essere persone che “si fanno gli affari loro”, ma che si accorgono di chi vive accanto… e anche di chi è lontano. Ci chiede di essere persone che si fanno sempre più vicino, che osservano e ascoltano, che si propongono, offrono quanto possono, si fanno carico di ogni altra persona, iniziando da chi più soffre o è emarginato, dagli ultimi.
Una simile responsabilità non può essere questione di pochi “eroi”, è una responsabilità di tutti, è un cammino che tutti dobbiamo intraprendere.
Ecco che cos’è la Cresima: è lo slancio verso gli altri. Lo Spirito santo, con i suoi doni, spinge questi ragazzi verso nella Comunità e a favore di tutti. Suggerisce a loro e a tutti noi come maturare un cammino insieme, come cercare strade nuove per annunciare il Vangelo, per rendere più bello questo mondo.
La Cresima di questi ragazzi ci riguarda. Riguarda ogni credente della nostra Comunità che vuole crescere nella fede. E oggi la fede esige di farci tutti insieme portatori di quel Vangelo, insieme anche a questi ragazzi.
La Cresima di questi ragazzi risvegli, Signore, la Cresima che ha segnato anche la nostra vita e lanci ancora anche noi per vivere il Vangelo nel mondo. Amen.
don Maurizio