OMELIA PER LA SECONDA DOMENICA DI QUARESIMA 2022
Il nostro cammino di Quaresima vuole essere un cammino fatto insieme, un cammino che ci unisce e ci insegna a camminare insieme. È la cosiddetta “sinodalità” con la quale Chiesa vuole rinnovarci.
La contemplazione della croce, alla quale siamo invitati come in ogni Quaresima, ci rimanda alle terribili immagini di guerra, di distruzione e di morte che ci arrivano dall’Ucraina e ci ricordano le tante atrocità causate da un mondo diviso e contrapposto, che non vuole camminare insieme, ma marciare contro altri. Tutto questo ci fa capire quanto è importante camminare insieme.
Ci lasciamo oggi aiutare dalle belle pagine bibliche ascoltate.
Il Vangelo ci presenta l’incontro tra Gesù e una donna samaritana, appartenenti a due popoli che, se non sono in guerra, si guardano con sospetto e si detestano. L’incontro descritto del Vangelo rimanda a una situazione tutt’altro che rara nella storia dell’umanità e così ben raccontata nella tragedia di Shakespeare “Giulietta e Romeo” (l’incontro e l’innamoramento tra due persone, appartenenti a fazioni contrapposte), ma nel Vangelo la storia finisce bene, come un anticipo di quella vittoria finale che è la risurrezione di Gesù!
Raccogliamo allora alcune semplici indicazione per il nostro cammino sinodale.
Anzitutto l’ascolto. Ne parla anche la pagina del Deuteronomio che inizia dicendo “Ascolta, Israele”. È il forte invito ad ascoltare il Signore, la sua parola. È l’invito ad ascoltare con cuore aperto, senza preconcetti, a fare nostri i pensieri del Signore e percepirli come importanti, come comandi, come atti di fiducia offerti a noi. Se faremo così, non supereremo i tanti ostacoli. Il Deuteronomio ci fa capire che “vinceremo il mondo”. Non vorrei però intendere che lo vinceremo conquistandolo con la forza e la violenza (anche se nella Bibbia questo aspetto c’è ancora, sarà Gesù a superarlo). Preferisco vedere qui la possibilità che chi ascolta e segue i comandi del Signore, potrà attraversare numerose prove, ma potrà continuare a camminare, fianco a fianco con coloro che erano avversari.
Gesù ascolta la donna, la ascolta andando oltre le parole dapprima sfuggenti della donna, ascolta il suo cuore, coglie le sue sofferenze, condivide i suoi desideri più belli. Per far questo non cerca di imporsi, non le fa prediche, mette da parte i suoi progetti…
Anche a me è capitato tante volte di non ascoltare pensando di aver capito già tutto, di sapere tutto. E invece l’ascolto apre porte nuove.
La seconda indicazione è il perdono e il superamento delle colpe. Ascoltando emergono anche i difetti, le colpe e i peccati. La bella pagina di Paolo che nell’epistola ascoltata scrive ai cristiani della Galazia, ci invita a guardare con benevolenza tutti coloro che sbagliano nella vita. Per far questo dobbiamo guardare anche noi stessi e riconoscere, per primi, le nostre colpe. Ci invita poi a portare i pesi gli uni degli altri. È così che si cammina insieme: portando i pesi gli uni degli altri, senza arrabbiarci, senza criticare, senza andarcene lasciando a se stessi i peccatori, ma affrontando insieme le colpe per superarle insieme.
Come ha fatto Gesù con quella donna, dalla vita personale disordinata e appartenente a un popolo che non percorreva vie di salvezza. Gesù non la critica, la accompagna, aiutandola al andare avanti.
Mi chiedo quante volte anch’io ho escluso tante persone dalle quali mi sono sentito offeso, invece di ascoltarle e accompagnarle, per superare insieme i miei e i suoi errori.
La terza indicazione è conseguenza di quest’ultima. Consiste nel fare insieme passi avanti. Mi piace la risposta di Gesù alla donna samaritana: «Viene l’ora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre … l’ora – ed è questa – in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità».
Non si tratta di capire chi ha ragione, ma di fare passi avanti, per una verità più ampia, una giustizia più universale, una libertà per tutti, un amore per ogni persona, una fede che apre al vero Dio, che non si riduce alla mia idea di Dio… Ecco come si fa a camminare insieme: senza impuntarci sulle nostre posizioni, senza cercare di vincere l’altro, ma lasciandoci vincere dall’amore di Dio.
Anch’io vorrei imparare a mettere da parte le mie priorità, per capire che solo il Signore Gesù merita il primo posto nella mia vita. Per questo voglio con voi incontrarlo in questa Eucaristia.
don Maurizio
Cammina con noi, Signore.
Cammina per insegnarci
a camminare insieme,
a vivere insieme,
a crescere insieme.
Riposati con noi,
bevendo a quel pozzo
che offre a tutti
l’acqua fresca dell’incontro.
Ascolta il nostro cuore,
e guidaci per ascoltare il tuo,
così che ogni tuo pensiero
diventi guida e comando
per la nostra vita.
Rendici capaci
di ascoltare chiunque
porrai sul nostro cammino,
per riconoscere
il ritmo del suo passo.
Con te troviamo il coraggio
di guardare i nostri peccati,
di affrontarli e superarli,
non da soli,
ma aiutando tanti peccatori
a camminare con noi peccatori.
Vogliamo andare avanti,
senza mai opprimere nessuno, ma scoprendo,
insieme agli avversari,
che ci sono tante strade
da condividere ancora,
al di là di ogni differenza, contrasto o lite.
Se tu cammini con noi, Signore.
Amen.