SOGNO UNA CHIESA

SOGNO UNA CHIESA

OMELIA DEDICAZIONE DEL DUOMO
15 ottobre 2017

Questa Parola di Dio, mi fa sognare.
Nel senso che mi fa desiderare e sperare cose belle. Mi fa capire che sono possibili cose belle.
Permettetemi di condividere ancora con voi alcuni miei sogni.

Riguardano la vita della Chiesa, di tutta la Chiesa universale, della Chiesa diocesana, che oggi celebra la Dedicazione della sua cattedrale, e riguardano anche la vita di tutti noi, che siamo Chiesa qui a Pero e Cerchiate.

Il primo sogno è quello di una Chiesa orante, cioè che prega. Sogno una chiesa che sa mantenere un relazione intensa con il Dio di Gesù, un Dio che ama fino in fondo. Sogno una Chiesa che prega tanto, e celebra la presenza di Dio. Sogno una chiesa che vive le sue liturgie e le rende capaci di segnare e trasformare la vita quotidiana. Sogno una Chiesa dove ciascuno possa pregare personalmente e coni propri cari, e pregare a lungo.
In forza di questa preghiera sogno una chiesa capace di guardare il mondo, di dare ad ogni realtà, ad ogni avvenimento, ad ogni situazione la giusta dimensione, le giuste proporzioni e il giusto valore. Sogno una chiesa che sappia mantenere verso il mondo e ciascun uomo lo sguardo di Dio, che è anzitutto uno sguardo benevolo, più che giudicante, certamente mai uno sguardo di condanna.

Il secondo sogno è quello di una chiesa gioiosa e sorridente: gioiosa nel suo intimo e, di conseguenza, sorridente verso tutti. Sogno una chiesa gioiosa perché vede e riconosce il bene ovunque si trovi, da chiunque venga compiuto, anche al di fuori della Chiesa. Sogno una Chiesa che vede il bene e ne gioisce.
Certo, questa chiesa che vende anzitutto il bene, non ignora il male e il peccato, riconosce anche quello e lo chiama con il suo nome. Ma la Chiesa che sogno riconosce, dopo il bene, anzitutto il suo peccato, e chiede perdono. Chiede perdono per non restare mai bloccata dal male o dal peccato, perché sa che il bene è sempre possibile e, allora, si rimette in cammino per fare il bene.
Sogno una Chiesa gioiosa è quindi anche una chiesa fiduciosa, verso se stessa, e verso tutti, verso l’umanità. Sogno una Chiesa che sa trasmettere fiducia a tutti.

Il terzo sogno è anche il più difficile da realizzare, almeno per me. Sogno una chiesa accogliente. Non penso qui tanto a una Chiesa che accoglie chi viene da lontano (anche). Sogno soprattutto a una chiesa dove chiunque si trovi bene., dove ogni donna o uomo che arriva tra i credenti si senta capito, conosciuto, riconosciuto nelle sue sofferenze, valorizzato nelle sue capacità. Sogno una Chiesa dove nessuno mai si senta giudicato, tanto meno ingabbiato o condannato. Sogno una chiesa dove chiunque sia valorizzato per quello che è e, anche, per le sue capacità. Valorizzato per quello che è e non per quello di cui gli altri hanno bisogno.

Questa è la chiesa che sogno, la Chiesa per realizzarla, con lo Spirito santo e con voi, se volete sognare con me.

don Maurizio