Quaresima 2020: NOI CRISTIANI OGGI – 4
Anche oggi – come nelle altre domeniche di Quaresima – chiediamo al Vangelo di farci capire qualche caratteristica importante per un cristiano oggi, qui, a Pero. Anche in questo periodo, che stravolge le nostre abitudini, che ci costringe a ripensare ai nostri valori, a rimetterli in ordine, è importante capire come essere cristiani, a che cosa la fede ci chiama, quanto possa davvero segnare la nostra vita.
La pagina che la liturgia ci presenta oggi è molto affascinate. Gesù vi compare solo all’inizio e alla fine, ma in tutto il brano si parla di lui. Protagonista è un uomo nato cieco. Gesù gli “rimpasta” gli occhi con fango e lo manda a lavarsi, così ricupera la vista. Era un mendicante, non poteva far altro che dipendere dagli altri, ma l’incontro con Gesù lo trasforma. Sembra pian piano ricuperare fiducia in se stesso. Impara pian piano a ragionare con la sua testa. Arriva a lasciarsi guidare da quel Gesù che gli ha ridato, prima, la vista degli occhi, poi, quella della mente e, ora, del cuore.
Possiamo dire perciò che caratteristica importante per noi, cristiani oggi, è quella di saper pensare con la nostra testa.
Questo ci chiede di non limitarci alle sensazioni emotive, quelle cosiddette “di pancia”; ci chiede di non adattarci a quello che dicono tutti, ma di cercare sempre di capire.
Per capire, per usare la nostra testa dovremo sicuramente ascoltare tanti, confrontare, allargare gli orizzonti.
Soprattutto dovremo confrontarci con quanto dice Gesù, con gli insegnamenti del Vangelo, con le proposte della Chiesa…
Non tutto riusciremo a capire, ci capiterà di doverci fermare, di pazientare, di fidarci, di affidarci. La mente da sola non basta, per crescere come cristiani, come ha fatto quell’uomo che era nato cieco, dovremo usare anche il cuore e affidarci all’amore di Dio. A questo ci porta una fede vera, da vivere anche qui, in questo tempo.
don Maurizio