LA BELLEZZA DELL’EUCARISTIA
Il Vangelo che oggi la liturgia ci propone parla di pane. Gesù, moltiplicando i pani, sembra alludere a quel pane che, nei secoli futuri, lo renderà presente tra noi. È la bellezza dell’Eucaristia, del nostro vivere la Messa.
Durante il periodo del lockdown noi sacerdoti celebravamo ogni giorno l’Eucaristia. La domenica ci collegavamo via internet con tutti voi (per chi raccoglieva l’invito). Molti però si sono accorti che non è la stessa cosa: quel pane, quella presenza reale di Gesù, non può essere sostituita, né da una trasmissione via web, né da altro. Fare la comunione è qualcosa di unico.
Come descriverlo? Gesù c’è, è presente, con tutta la sua passione, morte e risurrezione: ce lo ha promesso. Scalda il cuore, sostiene, indirizza.
Ci fa accorgere di come siamo importanti per lui.
Ci rimette in comunione con i fratelli, con la Chiesa tutta, con ogni uomo o donna, anche non credenti.
Ci stimola a vivere e amare come ama Lui. Ci insegna, nel concreto della nostra situazione, come vivere per gli altri, proprio come ha fatto Lui. Cambia la vita!
Ora il lockdown è finito (speriamo tutti che non debba riprendere). Le Messe sono celebrate. Sono sicure: i protocolli sono scrupolosamente osservati e l’igienizzazione è garantita come da nessun’altra parte. Potremmo anche aumentare i posti in chiesa a Pero.
Ma la chiesa non si riempie!
Alcuni hanno paura. Ma penso che la maggior parte debba (ancora) fare la scelta vera di Gesù. Gesù infatti non si impone, si propone. Dice: Ci stai? Vuoi stare con me? Vivere con e come me? A noi la scelta.
Finché la Messa è un’abitudine, perché ce lo impone il catechismo (dei figli), finché è percepita come un’esperienza anche bella, ma poco significativa per la nostra vita, non potremo mai scegliere Gesù.
Tocca ciascuno di noi, a noi che viviamo la Messa ogni almeno domenica, gustarne la bellezza.
Sarà poi la nostra vita che si farà annuncio, affinché tanti riscoprano e scelgano ancora Gesù.
don Maurizio