UN ELOGIO
Mi permetto un elogio.
È un elogio alla nostra Comunità, alla sua presenza, alla sua disponibilità.
Mi soffermo sul problema più vivo in questi giorni: il pericolo che l’epidemia riprenda vigore, che diventi incontrollabile.
Qualcuno mi ha fatto notare che le chiese sono tra i luoghi più sicuri. Non lo diceva pensando a una “grazia” particolare concessa ai luoghi sacri (anche se un miracolo potrebbe anche starci…), ma all’attenzione e alla cura con cui viviamo le nostre celebrazioni.
Il pensiero corre immediatamente ai ministri dell’accoglienza, che invitano quanti arrivano in chiesa a igienizzarsi le mani, a occupare i posti indicati, a uscire con ordine e che, dopo ogni celebrazione, sanificano panche e sedie. Tutto questo non solo per le SS. Messe d’orario, ma anche per funerali, battesimi e matrimoni. Non penso esistano altri ambienti aperti a tutti e così sicuri…
Ma ci sono tante altre persone che lavorano e si impegnano, quasi sempre gratuitamente, perché i nostri ambienti possano essere sicuri. C’è una commissione creata appositamente da alcuni mesi, da poco prima che riprendessimo a celebrare l’Eucaristia, a maggio; c’è un ingegnere responsabile della sicurezza, un architetto che disegna le piantine e calcola gli spazi affinché vengano rispettate le distanze previste; ci sono persone che spostano sedie e panche e organizzano.
Tutto questo non solo per la chiesa, ma anche per la scuola dell’infanzia, la Caritas (che è sempre stata attiva in tutti questi mesi) e gli oratori: riprendono infatti gli incontri di catechesi e le attività sportive. E poi ci sarà la scuola di musica, mentre per la scuola di italiano sarà necessario attendere ancora qualche settimana.
Il lavoro è tanto. C’è quindi bisogno anche di te. Non mancano disponibilità, ma quanti più saremo, più cresceremo come Chiesa che cammina insieme, insieme condivide fatiche e speranze, insieme si rende disponibile a tutti.
Permettetemi anche un accenno al lato economico. Non è difficile immaginare l’aggravio di spese non indifferente, anche solo per garantire una adeguata igienizzazione. E questo mentre, da diversi mesi, sono calate in modo significativo le offerte raccolte durante le Messe. Nel rispetto delle fatiche che tante famiglie hanno e dovranno ancora affrontare, abbiamo bisogno che anche da questo punto di vista chi può dia il giusto contributo.
Un’ultima parola di elogio a tutti coloro (e sono tanti) che hanno aderito alla proposta di versare una quota mensile per le opere della nostra Caritas parrocchiale. Abbiamo già avuto modo di sostenere situazioni di particolare necessità e di acquistare provviste da distribuire. Daremo prossimamente una relazione più dettagliata. Ma anche qui la comunità ha dimostrato di esserci e di dare un bellissimo segno di condivisone.
don Maurizio